La stagione delle cosiddette “foglie morte” segna la fine di molti cicli colturali, ma rappresenta l’inizio di altri. Per esempio, le semine dei cereali hanno preso il via verso fine ottobre e proseguiranno poi fino all’autunno inoltrato, a seconda delle aree cerealicole e dell’andamento climatico.
Le erbe infestanti rappresentano la prima avversità che le colture affrontano in campo, competendo con esse per acqua e nutrimento. Il loro controllo può però risultare più o meno complesso in funzione delle popolazioni presenti, ma diventa senza dubbio momento tecnico delicato in caso siano presenti anche popolazioni divenute resistenti a specifiche famiglie di erbicidi.
Quello delle resistenze è infatti un problema in crescita, necessitando attenti monitoraggi e la messa a punto di contromisure atte a prevenirle quando non addirittura a correggerle se già insediatesi in campo. La crescente complessità del tema ha peraltro portato il Hrac, ovvero l’Herbicide Resistance Action Committee, ad aggiornare nel 2020 il sistema di classificazione dei meccanismi d’azione degli erbicidi in base alle più recenti conoscenze. Nello specifico, per i cerealicoltori i problemi legati alle resistenze portano i nomi di Lolium e di papavero, senza dimenticare alcune dicotiledoni di primaria importanza come Veronica e Galium.
In tal senso Ascenza Italia ha sviluppato nel tempo una serie di proposte tecniche, fra loro altamente complementari, proponendo oggi soluzioni impiegabili efficacemente sia in pre emergenza, o in post emergenza precoce, sia in post emergenza tradizionale, ovvero a fine inverno.
Tris d’assi contro le malerbe
Tre sono le soluzioni proposte, ognuna caratterizzata da specifiche modalità di applicazione e target malerbologico. A partire da Taisen 800 EC e Mohican 500 SC, erbicidi ideali per i diserbi autunnali di pre emergenza e di post emergenza precoce. Il primo è formulato come emulsione concentrata a base di prosulfocarb in ragione di 800 grammi per litro. Mohican 500 SC è invece una sospensione concentrata che contiene 500 grammi per litro di diflufenican.
Il terzo asso porta invece il nome di Joystick e si qualifica come soluzione completa a tre vie, quindi utilizzabile sia nei diserbi di post emergenza precoce, sia per i diserbi di post emergenza di fine inverno. Joystick contiene infatti una combinazione bilanciata di tre differenti sostanze attive fra loro complementari quanto a spettro e modo d’azione, ovvero diflufenican, florasulam e iodosulfuron metile. La sua selettività è inoltre garantita dalla presenza dell'antidoto agronomico cloquintocet-mexyl.
Taisen 800 EC è autorizzato su frumento, duro e tenero, e orzo. A queste due colture Mohican 500 SC e Joystick aggiungono anche segale e triticale.
Doppia opportunità: pre emergenza e post precoce
Nella sua fase iniziale la coltura può essere efficacemente protetta dalle infestanti grazie all’applicazione di specifici erbicidi utilizzabili in pre emergenza. Meglio se caratterizzati da una flessibilità di impiego tale da consentirne anche l’utilizzo in post emergenza precoce. In tal senso, Taisen 800 EC viene assorbito per via radicale e fogliare, eccellendo soprattutto su Galium aparine, infestante di difficile controllo, controllando parimenti diverse altre dicotiledoni fra le quali Veronica spp., papavero e Borsa del pastore.
Tale flessibilità di impiego caratterizza anche Mohican 500 SC, anch'esso dotato di azione fogliare e residuale. Il suo impiego in miscela con Taisen 800 EC completa lo spettro d'azione su Amaranto, chenopodio, papavero, poligonacee, Veronica spp., ravanello, Silene, Anagallide, crisantemo e romice. A ciò si va ad aggiungere anche una media sensibilità di Galium, falsa camomilla, crucifere, Spergola, giungo e Borsa del Pastore. La miscela di Mohican 500 SC e Taisen 800 EC consente quindi di controllare e condizionare fin da subito un ampio spettro di infestanti, graminacee e dicotiledoni, incluse quelle considerate “difficili” e quelle resistenti come loietto e papavero.
La carta del post emergenza
La lotta alle infestanti può però prolungarsi sino a fine inverno, quando colture e malerbe riprendono con vigore il proprio sviluppo grazie alle ottimali condizioni climatiche. In tale finestra temporale, tipica dei diserbi di post emergenza tradizionale, Joystick assicura un completo controllo delle infestanti dicotiledoni come veronica, fumaria, cardo mariano e papavero, esercitando al contempo un apprezzabile effetto anche sulle foglie strette come loietto, avena, alopecuro e falaride.
Anch’esso flessibile quanto a tempi di impiego, Joystick si presta ottimamente a possibili miscele estemporanee con specifici graminicidi, di cui ne amplifica l’efficacia risultando al contempo selettivo ed efficace anche a basse temperature. La finestra ottimale di impiego può partire dalla terza foglia sino a fine accestimento della coltura.