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La viticoltura marchigiana e le risorse che vengono dal mare - Puntata 02

La viticoltura marchigiana e le risorse che vengono dal mare - Puntata 02
2022-09-20
ASCENZA on the Road

Il chitosano, sostanza di origine naturale capace di integrare l’azione degli agrofarmaci convenzionali nella difesa dei vigneti.

Tappa marchigiana per Ascenza On The Road, alla scoperta di interessanti novità che potrebbero aumentare la sostenibilità delle pratiche di difesa fitosanitaria dei vigneti, grazie all’adozione di nuove soluzioni di origine naturale.

Le Marche si sono qualificate ospiti ideali del Tour di Ascenza, dal momento che si posizionano fra le regioni più significative d’Italia con circa 17mila ettari vitati, di cui l’85% degli ettari coltivati si trova in collina, offrendo quindi un’estrema variabilità nell’offerta di vini di qualità, con cinque DOCG e 15 DOC.

 

Protagonista indiscusso della puntata: il chitosano


Il chitosano è la sostanza di base che si pone come nuovo mezzo di difesa a disposizione degli agricoltori in vista della progressiva riduzione delle molecole di sintesi. Polisaccaride ricavato dai carapaci dei crostacei acquatici come gamberi e granchi, il chitosano si colloca a pieno titolo fra gli esempi virtuosi di economia circolare, poiché deriva da uno scarto di lavorazione dei mercati ittici.

Caratterizzato da elevata solubilità e praticità di impiego, il chitosano di Ascenza Italia, distribuito con il nome commerciale di Prevatect, è parte della linea Blexia, composta da soluzioni naturali per la bioProtezione delle colture.
Grazie alla qualità formulativaPrevatect mostra un ottimo grado di miscibilità con diversi prodotti fitosanitari, a partire da quelli a base di rame. Un plus tecnico, questo, che lo differenzia significativamente da altri formulati di chitosano attualmente in commercio.

 

I vantaggi dell'uso del chitosano - Prevatect

Molteplici i vantaggi derivanti dal suo uso a protezione delle colture, a partire dalla formazione di un sottile film protettivo sulle superfici vegetali trattate, fatto che ostacola l’attecchimento dei patogeni sulle piante.
Inoltre agisce in veste di elicitore naturale, stimolando cioè i meccanismi naturali di difesa della pianta nei confronti dei patogeni. Ciò è dovuto al fatto che la chitina presente nel prodotto viene interpretata dalla coltura come un attacco di funghi patogeni, anch’essi a base di chitina. In tal modo, le cellule delle piante hanno il tempo di produrre ed emettere un insieme di sostanze endogene, come fitoalessinelignina e callosio, atte a ostacolare l’avanzata delle ife fungine all’interno dei tessuti.
Utilizzato in forma preventiva Prevatect rafforza quindi la capacità delle colture di opporsi alle infezioni.

 

Il Prevatect

Ammesso nei disciplinari di agricoltura biologicaPrevatect va impiegato tramite applicazioni fogliari a basso volume a dosi comprese tra un litro e quattro litri per ettaro in funzione delle colture.
Fra i target attualmente previsti dal prodotto ricadono gli agenti della botrite della vite, delle colture orticole e di quelle ornamentali. Sono inoltre in fase di studio numerose prove per valutare il fit di Prevatect nei programmi antiperonosporici della vite in veste di integrazione dei trattamenti fitosanitari, inclusi quelli rameici.

Scopri Prevatect…. E viaggia con Ascenza On The Road