Da ASCENZA Italia due soluzioni naturali ad alto grado di integrazione nei più moderni programmi di difesa antioidica della vite.
Proteggere le colture è divenuto nel tempo materia per tecnici, andandosi ad impoverire il ventaglio di sostanze attive impiegabili in campo. Ciò ha richiesto approcci sempre più raffinati alle colture, inclusivi di soluzioni alternative che potessero assecondare sia le mutate esigenze delle filiere agroalimentari, sia le richieste di un maggior rispetto per l’ambiente. Il tutto, permettendo di raccogliere comunque prodotti sani.
Oltre 50mila gli ettari di vite coltivati in Toscana, regione in cui prendono vita più di due milioni e mezzo di ettolitri di vino l’anno. Da sempre nota per le produzioni tipiche di caratura internazionale, come per esempio Brunello e Chianti, la Toscana si è progressivamente diversificata sia nelle uve a bacca nera, sia in quelle a bacca bianca. Fra le prime domina ovviamente il Sangiovese, alla base di molteplici vini di qualità sia in purezza, sia sposato a Cabernet, Ciliegiolo, Merlot e Syrah.
Anche i vini bianchi si sono progressivamente sviluppati in Toscana, aggiungendo al tradizionale Vermentino anche nuove varietà forse meno note in origine per questa regione, come l’Ansonica, guardando infine anche al di là delle Alpi, come accaduto con il Viognier, varietà originaria della Valle del Rodano, in Francia, ma insediatasi con successo anche in alcune aree costiere toscane. Ciò grazie a terreni tendenzialmente argillo-sabbiosi, dotati anche di una buona connotazione calcarea. Le condizioni climatiche della Regione sono però predisponenti per alcune specifiche patologie, una su tutte l’oidio, il quale si avvantaggia proprio di ambienti caldi e ventilati.
Proprio in tal senso si è mossa ASCENZA Italia, sviluppando un portfolio di soluzioni sostenibili atte a comporre una molteplicità di programmi di difesa differenti, siano questi di tipo biologico oppure integrato.
Nello specifico, contro l’oidio della vite sono due le soluzioni che meglio si prestano all’inserimento nei programmi di difesa, ovvero Prev-Am® Plus e Carpet®, il primo contenente olio essenziale di arancio dolce, il secondo bicarbonato di potassio. Entrambi sono utilizzabili in strategia, sia da soli, sia in miscele con dosaggi ridotti di zolfo.
Utilizzabile su vite fino a sei volte l’anno, Prev-Am® Plus offre un’azione di tipo fisico, per contatto, attaccando le strutture dei patogeni e impedendone lo sviluppo. Oltre all’efficacia contro i funghi dannosi, l’olio essenziale di arancio dolce contiene anche le popolazioni di insetti parassiti a corpo molle, come per esempio le neanidi di prime età delle cicaline, incluso Scaphoideus titanus.
Carpet® apporta anch’esso un’azione di tipo fisico, alterando il pH sulle superfici fogliari e disidratando spore e miceli nelle primissime fasi di germinazione. La sua sostanza attiva, il bicarbonato di sodio, è utilizzabile nel corso di tutta la stagione, ma appare consigliabile soprattutto nelle fasi conclusive dei programmi di difesa in abbinamento o in sostituzione ai tradizionali trattamenti con zolfo, diminuendone in tal modo la presenza sulle uve una volta raccolte.
Grazie all’azione di tipo fisico, entrambi i prodotti aggrediscono i patogeni in modo diverso dalle sostanze di sintesi convenzionali, proteggendole quindi dai rischi di eventuali resistenze. Il loro uso in miscela con zolfo, permette quindi di contare su due armi in più nei disciplinari di difesa biologica, offrendo al contempo l’opportunità di utilizzare strumenti innovativi anche in programmi di difesa integrata, da applicarsi in alternanza con le sostanze attive di sintesi.
Prev-Am® Plus e Carpet® possono essere impiegati sino a ridosso della raccolta, contando il primo su un intervallo di sicurezza di soli tre giorni mentre il secondo, in quanto sostanza di base, non presenta alcun intervallo di sicurezza né ha specifici limiti quanto a residui.
Infine, l’origine naturale di entrambi assicura anche un eccellente profilo ecologico, contribuendo agli obiettivi di una crescente sostenibilità delle pratiche fitosanitarie.